Intro

Droga, carcere, morte. Tre punti tatuati sulla pelle.
Tre alternative obbligate per i pandilleros, i ragazzi delle bande di strada latinoamericane.

Due le gang più efferate: la Mara Salvatrucha 13 e la Barrio 18. Organismi criminali in rapida espansione, a livello transnazionale, con avamposti in tutto il mondo.
Bande simili ma contrapposte, legate da un’insanabile rivalità che insanguina le periferie urbane, da El Salvador a Los Angeles.

I pandilleros vengono reclutati giovanissimi e gettati nella mischia in sanguinose battaglie per il controllo del territorio. Spacciano, si drogano, rubano, uccidono, e molti non hanno nemmeno vent’anni. Abbandonati da tutti, ricercati dalla polizia, la loro è una Vida Loca, folle e sregolata, sospesa tra l’illegalità e la morte.

Questo è un viaggio dentro e fuori il loro mondo, per guardare in faccia questi “famigerati” adolescenti.

Un documentario di Stefania Andreotti (Aplysia, 2007).


Trailer

News

Qui potete trovare le ultime notizie sul documentario...

giovedì 24 giugno 2010

Vida Loca @ Visual Park

Venerdì 25 e Sabato 26 Giugno 2010 il documentario di Stefania Andreotti sarà ospite della rassegna "Visual Park", presso i Giardini Fava a Bologna.
Installazioni, vj e dj set, videoarte, photo exibition: dalle 18.00 fio a notte fonda in Via Milazzo 32.

sabato 31 ottobre 2009

Vida Loca vince il DocUnder30

Il documentario di Stefania Andreotti vince la terza edizione del concorso DocUnder30, indetto dall'Associazione Documentaristi Emilia Romagna.
Link alla pagina dell'evento: http://www.dder.info/docunder30.html

giovedì 13 novembre 2008

Vida Loca: articolo sulla rivista Barrio

Il numero di Novembre della rivista di free press "Barrio" dedica ampio spazio al fenomeno delle gang di strada latinoamericane. In una lunga intervista a Stefania Andreotti, la giornalista Clio Pedone analizza alcuni aspetti della vita nelle gang, con particolare attenzione all'espansione europea delle pandillas.
La rivista cartacea è distribuita gratuitamente in oltre 1.500 luoghi della città di Roma, ma per chi volesse leggere l'articolo completo, a questo inirizzo è disponibile anche una versione in formato elettronico (pdf) del mensile:
http://www.barrioroma.com/barrio/foto/sf081113174749.pdf

domenica 2 novembre 2008

Vida Loca: articolo su "La Gazzetta dello Sport"

Il documentario di stefania Andreotti è stato citato in un articolo sulle bande centroamericane apparso sulla gazzetta dello sport il 1° Novembre 2008. L'articolo è a firma di Antonio Castaldo.
Eccone un estratto:

In periferia menano: sono le latin gang. Crescono pure in Italia le bande di ragazzi sudamericani. [...] Al fenomeno la giovane film maker ferrarese Stefania Andreotti ha dedicato un documentario, Vida Loca, a cui la scorsa settimana è stato attribuito il Premio Libero Bizzarri. « Per due mesi ho vissuto in Messico, a stretto contatto con una di queste bande - spiega Stefania - e devo dire che la loro realtà è molto diversa da quella delle pandille italiane. Lì per essere ammessi nella MS13 bisogna superare 13 secondi di violento pestaggio, 18 secondi per la Barrio 18. In Italia basta un tatuaggio e fai già parte della famiglia».

Per leggere l'articolo completo:
http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/novembre/01/periferia_menano_Sono_Latin_gang_ga_10_081101101.shtml

lunedì 20 ottobre 2008

Vida Loca vince il Premio Libero Bizzarri: articolo su "Il Resto del Carlino"


San Benedetto, 20 ottobre 2008 - "Questo festival ha un valore immenso per me perché porta il nome del mio grande amico Libero Bizzarri. Nei momenti di smarrimento, di difficoltà, lui mi era sempre vicino e mi dava la spinta per andare avanti''.

Si è espresso così, con parole di ringraziamento e rammarico, il grande regista Mario Monicelli, uno degli ultimi 'grandi vecchi' del cimena italiano che, sabato sera non ha potuto partecipare alla serata finale della Rassegna Libero Bizzarri. Una Rassegna che proprio a lui aveva deciso di assegnare, assieme a un altro grande cineasta, Villi Hermann, il premio alla carriera. Presente, invece, il regista svizzero che, nel ringraziare i direttori artistici, Massimo Consorti e Fabrizio Pesiri per il riconoscimentoi, ha avuto parole di ammirazone per l’intera manifestazione.

Poi le premiazioni dei vincitori 2008 del concorso 'Italia Doc': al primo posto, ex equo, 'Stranieri in patria' di Roberto Citran e Gianni Ferraretto e 'Vida Loca' di Stefania Andreotti. Al secondo posto, ancora una volta ex aequo, 'Code di lucertola' di Valentina Giovanardi e 'Boccioli di rabbia. Dieci giorni con Rawa' di Michela Guberti,Il Premio speciale della giuria è andato invece a 'Lo stato di eccezione' di Germano Maccioni...

Per l'articolo completo:
http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/ascoli/2008/10/20/126752-omaggio_monicelli_hermann.shtml#

domenica 19 ottobre 2008

Vida Loca vince il Libero Bizzarri: agenzia Ansa


Cinema: Premio Bizzarri alla carriera a Hermann e Monicelli.
Ex aequo Citran e Ferraretto e S. Andreotti per documentario.

(ANSA) - SAN BENEDETTO DEL TRONTO (ASCOLI PICENO), 19 OTT - Vida Loca, di Stefania Andreotti, e Stranieri in patria, di Roberto Citran e Gianni Ferraretto hanno vinto ex aequo il Premio Libero Bizzarri. La 15/a rassegna del documentario si e' conclusa ieri sera a San Benedetto del Tronto. Due i premi alla carriera, al regista svizzero Villi Hermann e a Mario Monicelli, che, colpito dall'influenza, non ha potuto ritirarlo. Il Premio speciale della giuria e' andato a Lo stato di eccezione di Germano Maccioni, un film sulla strage di Marzabotto.(ANSA)

http://www.ansa.it/site/notizie/regioni/marche/news/2008-10-19_119280230.html

sabato 18 ottobre 2008

Vida Loca vince il Premio Libero Bizzarri

Vida Loca vince la quindicesima edizione del Premio Libero Bizzarri (primo posto ad ex aequo con “Stranieri in patria”, di Roberto Citran e Gianni Ferraretto).
Questa la motivazione che ha accompagnato l'assegnazione del premio: “Per il coraggio con il quale l’autrice, operando in condizioni di estremo pericolo personale, è riuscita a cogliere una situazione di profondo degrado sociale a un costo produttivo chiaramente low budget”.
La giuria, presieduta da Ugo Gregoretti, ha assegnato due premi alla carriera al regista svizzero Villi Hermann e a Mario Monicelli e un premio speciale a “Lo stato di eccezione”, di Germano Maccioni.

Nella foto: un momento della premiazione

Per maggiori informazioni: