Intro

Droga, carcere, morte. Tre punti tatuati sulla pelle.
Tre alternative obbligate per i pandilleros, i ragazzi delle bande di strada latinoamericane.

Due le gang più efferate: la Mara Salvatrucha 13 e la Barrio 18. Organismi criminali in rapida espansione, a livello transnazionale, con avamposti in tutto il mondo.
Bande simili ma contrapposte, legate da un’insanabile rivalità che insanguina le periferie urbane, da El Salvador a Los Angeles.

I pandilleros vengono reclutati giovanissimi e gettati nella mischia in sanguinose battaglie per il controllo del territorio. Spacciano, si drogano, rubano, uccidono, e molti non hanno nemmeno vent’anni. Abbandonati da tutti, ricercati dalla polizia, la loro è una Vida Loca, folle e sregolata, sospesa tra l’illegalità e la morte.

Questo è un viaggio dentro e fuori il loro mondo, per guardare in faccia questi “famigerati” adolescenti.

Un documentario di Stefania Andreotti (Aplysia, 2007).


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sabato 18 ottobre 2008

Vida Loca vince il Premio Libero Bizzarri

Vida Loca vince la quindicesima edizione del Premio Libero Bizzarri (primo posto ad ex aequo con “Stranieri in patria”, di Roberto Citran e Gianni Ferraretto).
Questa la motivazione che ha accompagnato l'assegnazione del premio: “Per il coraggio con il quale l’autrice, operando in condizioni di estremo pericolo personale, è riuscita a cogliere una situazione di profondo degrado sociale a un costo produttivo chiaramente low budget”.
La giuria, presieduta da Ugo Gregoretti, ha assegnato due premi alla carriera al regista svizzero Villi Hermann e a Mario Monicelli e un premio speciale a “Lo stato di eccezione”, di Germano Maccioni.

Nella foto: un momento della premiazione

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